Sessione di laurea straordinaria: che cosa significa, chi può accedervi e quali requisiti servono

Sessione di laurea straordinaria: che cosa significa, chi può accedervi e quali requisiti servono

 

La sessione di laurea straordinaria è un’opportunità aggiuntiva messa a disposizione dalle università per permettere agli studenti di concludere il proprio percorso di studi oltre le sessioni ordinarie. Non si tratta di una “sessione speciale” riservata a poche categorie, ma di un appello extra, inserito per agevolare chi, per diversi motivi, non è riuscito a laurearsi nelle date canoniche. In genere viene collocata tra la fine dell’anno accademico precedente e l’inizio di quello successivo, assumendo così un ruolo strategico per chi desidera evitare l’iscrizione a un nuovo anno o il pagamento di ulteriori tasse.

 

Che cosa significa “sessione di laurea straordinaria”

Quando un ateneo introduce una sessione straordinaria, sta offrendo uno slittamento del calendario accademico. Le sessioni ordinarie, infatti, seguono un ritmo prevedibile: in genere una invernale, una estiva e una autunnale. La sessione straordinaria, invece, si colloca solitamente all’inizio dell’anno solare o tra autunno e inverno, consentendo agli studenti di discutere la tesi anche se non sono riusciti a rispettare le scadenze delle sessioni precedenti.

È importante considerarla come una vera e propria sessione di laurea: segue procedure identiche a quelle ordinarie, prevede un’apposita commissione e richiede la presentazione di tutti i documenti necessari. La differenza principale risiede nella sua funzione “di recupero”.

 

Chi può accedere alla sessione straordinaria

L’accesso alla sessione straordinaria dipende dalle norme interne dei singoli atenei, ma esistono criteri comuni. In generale, possono iscriversi tutti gli studenti che:

  • hanno concluso gli esami entro le scadenze fissate per quella sessione;
  • hanno già un relatore assegnato e stanno completando o hanno completato la tesi;
  • risultano in regola con il pagamento delle tasse universitarie.

La sessione straordinaria è molto utile soprattutto per chi ha sostenuto gli ultimi esami a ridosso della chiusura dell’anno accademico precedente. In diversi atenei consente agli studenti “fuori corso tecnico” — cioè coloro che hanno superato esami entro ottobre o dicembre — di laurearsi senza iscriversi a un nuovo anno. Per gli studenti lavoratori, per chi ha avuto problemi di salute o altre difficoltà personali, questa possibilità rappresenta spesso un vero sollievo.

 

Sessione straordinaria: quali requisiti servono

Per accedere alla sessione straordinaria sono necessari una serie dI requisiti, che variano, ma di solito comprendono:

  1. Completamento degli esami
    Bisogna aver verbalizzato tutti i crediti previsti dal piano di studi entro la data limite indicata dall’università. Una sola mancanza può far slittare la discussione alla sessione successiva.
  2. Consegna della tesi nei tempi previsti
    Gli atenei stabiliscono precise scadenze per l’upload della tesi, dell’abstract e della documentazione correlata. Il rispetto di tali scadenze è spesso più rigido rispetto alle sessioni ordinarie.
  3. Regolarità amministrativa
    È necessario aver pagato tasse, eventuali more e contributi. In alcuni casi viene richiesto anche il pagamento della tassa di laurea in anticipo.
  4. Conferma del relatore
    Il docente deve approvare il lavoro finale e autorizzare la domanda di laurea.

 

Un’opportunità da sfruttare

La sessione di laurea straordinaria rappresenta un’occasione preziosa per evitare ritardi burocratici e ridurre i costi universitari. Chi riesce a pianificare bene gli ultimi mesi del proprio percorso, rispettando scadenze e requisiti, può trarne un vantaggio concreto. Per questo motivo è sempre consigliabile consultare per tempo il regolamento del proprio ateneo e monitorare con attenzione le scadenze: la chiave per approfittarne è l’organizzazione.

 

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