La struttura di un buon articolo secondo Content Marketing e Copywriting
Content marketing e Copywriting: cosa sono queste attività e qual è la struttura di un buon articolo?? Sappiamo che il Copywriting è uno dei servizi (o, se si vuole, attività) appartenenti alla più ampia categoria del Content marketing. Entrambi sono ormai essenziali per qualunque azienda decida di allargarsi al mercato digitale ma perché questo servizio sia svolto in maniera efficiente bisogna seguire alcune linee guida che sono basilari ma allo stesso tempo fondamentali. Andiamo per gradi però, facendo una breve introduzione su cosa si intende effettivamente per Copywriting al giorno d’oggi per poi passare all’indicazione della struttura migliore da seguire per costruire un buon articolo.
Copywriting: cos’è
Oramai quasi tutti sappiamo che per copywriting si intende il servizio di scrittura testi per finalità di marketing. Questo tipo di servizio rappresenta la componente fondante di ogni progetto pubblicitario o informativo che si voglia mettere in piedi. La sua funzione infatti è quella di scrivere testi specificatamente pensati per raggiungere obiettivi di marketing e quindi, in ultimo, di vendita. In altre parole l’obiettivo del copywriting è quello di portare un possibile lettore all’acquisto di un determinato prodotto o servizio attraverso un’azione di scrittura di un testo che, quindi, oltre ad essere informativo deve essere anche persuasivo. Il copywriting ha quindi un ruolo importantissimo, dal momento che è attraverso questo che si gestisce qualunque aspetto testuale dei contenuti digitali, dal social advertising alla redazione di articoli di blog in ottica SEO, ovvero usando specifiche tecniche di scrittura basate su parole chiave che permettano ai motori di ricerca di individuare il contenuto e posizionarlo nei risultati di ricerca.
Content marketing e Copywriting: come strutturare un buon articolo
Quando ci si appresta a svolgere l’attività di copywriting, ed a maggior ragione se la si svolge in ottica SEO, è fondamentale seguire alcune linee guida di modo da non perdere di vista l’obiettivo principale dell’attività stessa (cosa, questa, che altrimenti può capitare molto spesso dal momento che quando si scrive è decisamente facile farsi prendere la mano) e di strutturare l’articolo di modo che sia non solo di facile lettura e comprensione all’utente medio ma anche (e soprattutto) al motore di ricerca (es. Google Yahoo Bing ecc.).
La struttura deve essere composta da due sezioni principali:
sezione META |
corpo dell’articolo |
|
|
Nella sezione META vengono utilizzate le Keywords principali, nel corpo dell’articolo vengono utilizzate le Keywords principali + le Keywords correlate. Ne risulterà un contenuto lungo in cui i paragrafi sono le sotto ricerche della data Keywords principale. L’obiettivo è rispondere alle esigenze di ricerca e far risultare il contatto con l’azienda di possibile utilità.
Una volta compresa la suddivisione dell’articolo si passa all’effettiva scrittura dello stesso, la quale deve essere seguita seguendo una serie di regole specifiche tra cui le più importanti e degne di nota sicuramente sono:
- il tipo di contenuto
- gli elementi dell’articolo
- la formattazione
Ovviamente esistono anche altre regole da seguire ma queste sono sicuramente le più importanti per ottenere un buon risultato. Le vediamo una ad una, che ne dite? Bene, cominciamo!
Il tipo di contenuto
Il contenuto che meglio si sposa ai fini SEO è quello che risponde alle esigenze di ricerca di tipo informazionale (es.come smacchiare la seta) in gergo chiamate search intent. La cosa fondamentale da capire è che per ricerca informazionale non si intende il solo search intent con cui avvengono le varie ricerche degli utenti, ovviamente, ma, come appena detto, anche quello che maggiormente risulta utile all’indicizzazione e posizionamento della pagina e quindi del sito.
Per soddisfare il search intent (in questo caso abbiamo detto di tipo informazionale) bisogna che siano soddisfatti tre specifici aspetti del contenuto:
- il content type
- rappresenta la tipologia di contenuto
- es. blog, pagina prodotto, categoria, landing page
- il content format
- la forma più adatta per scrivere il tipo di contenuto in oggetto
- es. guide, tutorial, liste, recensioni
- il content angle
- scegliere l’angolo di lettura (e quindi di scrittura) del contenuto in base a come i top competitors si posizionano per tale argomento
Gli elementi dell’articolo
La regola generale è che l’articolo venga sviluppato secondo la metodologia chiamata F Pattern ovvero
- suddiviso in paragrafi e sottoparagrafi (h2, h3 ecc)
- con elementi vari di formattazione (tipo grassetto)
- con ancore
Mentre per quanto riguarda il corpo dell’articolo (introdotto nella tabella precedente) le cose stanno così:
- l’h1: Titolo ripreso dal Meta Title (stesse keywords ma un po’ diverso)
- sottotitolo/impressum: la prima delle call to action (CTA – attenzione però, non tutti i tamplate lo prevedono)
- l’introduzione: è la parte in cui si presenta il problema e si introduce la soluzione di modo che l’utente sappia già come di cosa tratta l’articolo. Questa parte deve essere costruita secondo la Tecnica APP
- Agree: contatto con l’utente
- Promise: promessa di soluzione
- Preview: introduzione all’argomento
- la conclusione: un brevissimo riassunto di quanto detto e comprende la chiusura dell’articolo con CTA al contatto o alla pagina di prodotto
- L’immagine coordinata (e le altre immagini)
- meglio se realizzata/e in proprio
- altrimenti scelta appositamente libera da diritti (es. siti: unsplash, pixabay, freepik)
- inserire keyword principale (di Meta Url) come ALT tag dell’immagine coordinata
- le immagini sono importanti! se si riesce a costruire anche infografiche piacciono moltissimo sia all’utente che a Google. (es. sito costruzione rapida infografiche: canva.com)
La formattazione
Per formattazione si intende l’utilizzo di una serie di elementi che, se ben utilizzati, permettono una migliore lettura dell’articolo insieme anche all’F Pattern (gli utenti non leggono, scansionano!)
Gli elementi di formattazione principali ed irrinunciabili sono:
- grassetti
- spaziature (interlinee e blocchi suddivisi nel paragrafo)
- italico per le citazioni
- elenchi puntati (fondamentali per Mr. G./tutto ciò che è elencabile va elencato)
- link (max il 10% all’interno dell’intero testo)
Insomma, redigere un buon articolo non è certo un gioco da ragazzi, serve tempo sia per la prima parte d’analisi che per la parte di effettiva scrittura poi che, come abbiamo visto, deve essere svolta seguendo delle specifiche regole.
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