Liquidazione di una startup innovativa: come avviene

Come avviene la liquidazione di una startup innovativa

 

Le start-up innovative sono amate da tutti in quanto consentono di godere di non pochi benefici e vantaggi, non solo nella creazione e durante il ciclo di vita, ma anche per quanto riguarda la liquidazione e lo scioglimento. È ben risaputo, ad esempio, che, nel caso in cui una startup sia insolvente, questa gode di un regime di vantaggio in merito alle procedure concorsuali che le consente di evitare di dichiarare il fallimento. 

La liquidazione di una startup è, ad ogni modo, una procedura alquanto spigolosa e complicata, per cui è bene approfondire adeguatamente l’argomento, anche con l’aiuto di esperti del settore, così da non incorrere in spiacevoli incidenti. 

Vediamo quindi in cosa consiste il processo di liquidazione di una startup innovativa, partendo dalle varie tipologie concepibili per legge alle tre diversi fasi che determinano il processo (a prescindere dalla tipologia sotto cui ricade l’azienda).

 

Liquidazione startup innovativa: le tipologie

Premesso che, come molti sicuramente sapranno, in quanto ormai praticamente di dominio pubblico, se la chiusura di una startup innovativa rappresenta una regolare chiusura d’azienda, allora la Legge prevede di seguire lo stesso iter posto in essere per le classiche SRL (Società a Responsabilità Limitata). Tale iter legislativo prevede la suddivisione in tre diverse fattispecie di liquidazione:

  • la liquidazione volontaria
  • la liquidazione giudiziaria
  • la liquidazione coatta amministrativa

 

Si considera una liquidazione come volontaria quando questa è espressamente decisa dai soci che compongono l’azienda stessa ed è da espletarsi tramite dichiarazione di fallimento.

La liquidazione giudiziaria si ha, invece, nel caso in cui a dichiarare l’azienda come fallita non sono i soci ma una specifica autorità giudiziaria sulla base di specifiche prove e atti fallaci. 

Infine, la liquidazione coatta amministrativa si applica per legge a tutte quelle imprese (siano queste bancarie, cooperative o assicurative) che vengono liquidate da una specifica autorità amministrativa in quanto ree di specifiche irregolarità o violazioni a disposizioni in merito allo stato di insolvenza.

 

Liquidazione startup innovativa: le 3 fasi

Comprese a pieno le tre tipologie possibili di liquidazione a cui può andare incontro una startup innovativa, va detto anche che, a prescindere dalle stesse, il processo di liquidazione deve per forza attraversare tre specifiche fasi in uno specifico ordine. A definire fasi e ordine è proprio il Codice Civile, che spende una serie di articoli, dall’art. 2484 al 2496 per declinare la procedura di liquidazione di una SRL (e quindi di una startup):

  • Accertamento della causa di scioglimento
  • Procedimento di liquidazione con nomina del soggetto liquidatore (anche di più liquidatori)
  • Cancellazione dalla sezione speciale del Registro delle Imprese con conseguente estinzione della società in tutto e per tutto.

 

A tale proposito vanno fatte presenti alcune cose. Innanzi tutto, tali fasi devono essere portate a compimento in questo preciso ordine, ponendo estrema attenzione soprattutto alla fase di cancellazione dal registro in quanto, nel caso in cui tale richiesta venisse fatta prima dell’effettiva procedura di chiusura e la startup si trovasse in caso di insolvenza, allora questa perderebbe lo stato di regime speciale in cui si trova e verrebbe quindi sottoposta a una procedura fallimentare classica, decisamente molto più onerosa di quella che la legge le consente di norma. 

Inoltre, va detto anche che per ognuna delle fasi sopra citate, la legge prevede la presentazione, presso il Registro delle Imprese, di un’apposita pratica che, ovviamente, prevede anche uno specifico prezzo da pagare. Per la prima fase, quella dell’accertamento della causa di scioglimento, ad esempio, è previsto che venga versato un deposito in Camera di Commercio pari a un totale di 155€ (90€ per i diritti e 65€ per i vari bolli). 

Per l’effettiva apertura della liquidazione, così come la nomina dei liquidatori è invece necessario versare presso il Registro delle Imprese il verbale di assemblea ordinaria contenente l’effettiva nomina. Il costo è lo stesso di sopra, 155€ in totale tra diritti e bolli. 

Infine, va chiusa la partita IVA e va cancellata la startup dalla sezione speciale del Registro delle Imprese e anche questo ha lo stesso costo delle precedenti fasi: 90€ per i diritti e 65€ per i bolli.

 

 

Bene, ecco qui esposta una breve panoramica della procedura di liquidazione di una startup innovativa che, però, ricordiamo essere una prassi alquanto ostica che è sempre meglio affrontare con l’aiuto di personale esperto e competente. Se ci fossero ulteriori dubbi o quesiti al riguardo,  non esitate a contattarci! Il nostro staff sarà più che lieto di rispondere ad ogni domanda. 

 

 

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