Start-up innovativa: guida alla costituzione

Guida alla costituzione di una start-up innovativa

 

Ultimamente si sente sempre più spesso parlare di  start-up innovativa; questa particolare forma societaria, infatti, rappresenta uno dei modi che il nostro ordinamento ha trovato per aumentare la crescita, lo sviluppo (e quindi anche l’occupazione) del nostro Paese e, proprio per questo, possiede tutta una serie di agevolazioni fiscali che ne agevolano costituzione ed operato. Come si costituisce quindi una start-up innovativa? Ne vedremo insieme una breve e semplice guida, non prima però di aver ricordato, nello specifico, cosa si intenda per start-up innovativa e chi ha il diritto di costituirla.

Siete pronti? Cominciamo. 

 

Cos’è una start up-innovativa

 

Di significato e requisiti di una start up-innovativa ne abbiamo già parlato nel nostro precedente articolo, ma rinfrescarsi la memoria in questi casi non fa mai male. E’ bene ricordare, infatti, che con start up-innovativa si intende un particolare tipo di start-up (per approfondimenti in materia generale di start-up si veda qui) dove l’oggetto di business principale è rappresentato dallo sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti e/o servizi ad alto valore tecnologico

Tutto ciò che riguarda questo particolare tipo di società per azioni (definizione, costituzione, requisiti, agevolazioni) è disciplinato dal Decreto Crescita Bis, ciò che segue è solo una rielaborazione di ciò che è scritto nella legge. 

 

Chi può costituire una start-up innovativa ed in che modo

 

Una start-up innovativa può essere costituita sia da persone fisiche che giuridiche e, come una qualsiasi SRL ordinaria, deve permettere la partecipazione di altre società alla compagine societaria (cosa diversa, invece, per una Srl semplificata, dove non è possibile aprirsi ad altre società).

Per quanto riguarda la modalità di costituzione questa avviene per atto notarile come per qualsiasi altro tipo di società a responsabilità limitata ma, in aggiunta, è prevista anche la possibilità di effettuare la procedura da remoto (cosa impossibile per gli altri tipi di società citati). 

Di una start-up innovativa, infine, sono contenuti anche i costi di costituzione (rispetto alle srl ordinarie); in questo caso, infatti, sono assenti sia le spese per i bolli che quelle per i diritti camerali, entrambi presenti nelle srl ordinarie.

Adesso che abbiamo visto da chi e come può essere costituita una start-up innovativa andiamo a vedere, nello specifico, quali sono i passi da seguire per portare a termine l’operazione. La lista è la seguente:

  • avere l’idea giusta
  • trovare le persone che la sviluppano con te
  • creare un business model efficace
  • trovare chi è disposto a finanziarti
  • individuare una forma giuridica per la start-up
  • realizzare un MVP
  • verificare che il business creato sia scalabile

Vediamo insieme i punti uno ad uno così da farci un’idea più chiara di tutti i passi da seguire. Iniziamo!

 

Il primo passo è sempre l’idea

 

Banale ma vero, per creare una start-up innovativa che si dimostri efficace, bisogna in primis trovare un’idea valida da cui partire. Certo non è cosa facile, altrimenti lo farebbero tutti, ma ad ogni modo 4 sono i punti fondamentali da seguire se si è alla ricerca di un’idea che possa essere applicata a questo tipo di società. L’idea che si sta cercando deve essere:

  • innovativa (ovviamente)
  • durabile (ovvero valida nel tempo)
  • sostenibile (lo dice la parola stessa)
  • scalabile (ripetibile su larga scala)

 

Se riusciamo a trovare un’idea da sviluppare che abbia queste 4 caratteristiche appena citate possiamo essere certi di trovarci sulla giusta strada per la costituzione e realizzazione di una start-up innovativa potenzialmente valida.

 

Individua il gruppo di persone con cui sviluppare l’idea

 

Una volta avuta l’idea non resta che trovare le persone giuste con cui svilupparla. Perché nessuno si fa da solo, ma è invece solo grazie alla commistione di più visioni, saperi e competenze che si è in grado di creare qualcosa di veramente innovativo, particolare ed utile. 

Per quanto banale questa è una fase cruciale: i collaboratori vanno scelti con attenzione valutando approfonditamente le loro varie competenze e come queste possono essere di aiuto allo sviluppo dell’idea di business. 

 

Crea il business model 

 

Avuta l’idea e trovate le persone con cui svilupparla viene il momento di verificare se, tale idea, può effettivamente trasformarsi in un’attività d’impresa proficua. Per avere una chiara e schematica visione di quelle che sono le possibilità di business esiste uno strumento estremamente semplice quanto essenziale: il business model. Con questo strumento è possibile, infatti, andare a vedere con precisione non solo quali sono i punti di forza e di debolezza dell’idea che vogliamo sviluppare, ma anche quali possibili minacce ed opportunità presenta a riguardo il mercato. Grazie al business model i processi di comunicazione, così come quelli di ideazione e di problem solving si velocizzano, permettendo, così, non solo un abbattimento dei costi ma anche una più veloce redazione del business plan (dove si andranno ad inserire solo gli aspetti strettamente economici dell’impresa).

 

Trova i finanziamenti

 

Una volta in possesso del business model è il momento di trovare chi è disposto a finanziare il progetto ed è bene chiarirlo subito: una start-up innovativa non può prescindere dalla ricerca di capitali, per tutto l’arco della sua vita ma a maggior ragione in quello che in inglese viene chiamato l’early stage, ovvero all’inizio, quando ancora non è stato realizzato il prodotto e non sono stati portati avanti i test di replicabilità ma comunque i costi di gestione sono presenti e moderati. Non c’è però da disperarsi; esistono, infatti, una serie di canali di finanziamento a cui è possibile attingere (soprattutto se ci si trova nella fase embrionale appena descritta). Tali canali sono:

  • Autofinanziamento 
    • i soggetti trovano in modo autonomo i capitali
  • Crowdfunding 
    • piattaforme che permettono la raccolta di denaro sul web
    • ne esistono di diverse forme (Donation, Reword, Equity e Lending)
  • Business angels
    • letteralmente gli angeli del business, sono persone fisiche che investono in cambio di azioni di minoranza ( es. imprenditori, managers ecc.)
  • Venture Capital Start-up
    • si ha quando un soggetto investitore di un fondo Venture Capital  entra come azionista di rischio in una start-up
  • Incubatori
    • persone fisiche che offrono spazi fisici per il co-working oppure servizi di gestione, organizzazione e consulenza
  • Acceleratori
    • organizzazioni specializzate nella crescita aziendale, ricercano specificatamente le start-up per aiutarle a rendere sistematico il loro processo di creazione.
  • Bandi Pubblici
    • classici contributi statali a fondo perduto specifici per le start-up innovative

Dai una forma giuridica all’idea

 

Ogni azienda che si rispetti deve avere una forma giuridica. La start-up innovativa rientra tra le società di capitali ma, a differenza di queste, il nostro ordinamento ha previsto che possano costituirsi, sempre come società di capitali, anche in forma cooperativa. Ad ogni modo, le forme giuridiche più gettonate in termini di start-up innovativa sono 2:

  • srl semplificate
  • srl innovative

 

Realizza un prodotto minimo fattibile 

 

Per prodotto minimo fattibile (Minimum viable product – MVP – in inglese) si intende un prodotto o servizio caratterizzato da quelle minime ed essenziali caratteristiche che lo facciano funzionare; una sorta di prototipo, per intenderci. Una volta trovati gli investitori e definito la forma giuridica della start-up, infatti, viene il momento di realizzare tale MVP e di immetterlo nel mercato così da testarlo su un determinato target di consumatori (solitamente sono quelli che in inglese vengono definiti gli early adopter, ovvero quelli presenti fin dall’inizio) e da ottenere un feedback in cambio su cui poi lavorare.

 

Verifica la scalabilità del business

 

Una volta immesso sul mercato il MVP non resta che verificare la validità dei clienti acquisiti e, soprattutto, se il business così creato è scalabile (ovvero riproducibile su larga scala) oppure no. Per portare avanti questa operazione c’è solo un modo: immettere sul mercato una quantità limitata di prodotti/servizi, promuoverla con relative attività di marketing su specifiche aree selezionate e vedere se tali prodotti vengono o meno venduti. Se le vendite sono alte allora si è raggiunto quello che in gergo viene chiamato product market fit e la scalabilità è assicurata.

 

 

Abbiamo visto insieme non solo cosa s’intenda per start- up innovativa ma anche chi può costituirla e, soprattutto, in che modo può farlo. Abbiamo stilato insieme una guida in 7 punti per costituire e realizzare una start up- innovativa che speriamo possa esservi utile a fare chiarezza. Ricordiamo ad ogni modo che tale attività non è da prendersi alla leggera e che, per portarla a termine in modo efficace, è sempre consigliato rivolgersi ad esperti di settore, così da farsi accompagnare e consigliare lungo tutto il percorso. 

 

costituisci una start-up innovativa

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