Finanziamenti start-up innovative: capitale di rischio vs capitale di debito

Finanziamenti start-up innovative: capitale di rischio vs capitale di debito

 

Quando si parla di finanziamenti per start-up innovative non si può non citare anche il capitale di rischio e il capitale di debito, due concetti essenziali da conoscere se si vuole ricevere denaro per la propria start-up innovativa e che non devono assolutamente essere confusi. 

Non perdiamo altro tempo, quindi, e andiamo subito ad analizzare le differenze tra capitale di rischio e capitale di debito, non prima, però, di aver fatto un doveroso recap su cosa sia una start-up innovativa e quanto sia importante, per questa, trovare i giusti finanziamenti.

 

Start-up innovativa: cos’è 

Le start-up innovative sono un modello societario il cui focus è quello di sviluppare, produrre e commerciare beni e/o servizi ad alto valore tecnologico e, ormai lo sanno anche i muri, sono da anni sulla bocca di tutti per via delle ingenti agevolazioni a cui sono sottoposte in materia di investimenti

Se, da un lato, infatti, questo genere di aziende sono altamente rischiose, dal momento che possono avere un’alta probabilità di fallimento, visto che ancora deve validare il proprio modello di business, dall’altro è anche vero che quel rischio nasconde un altrettanto alto potenziale, che può generare un ritorno di investimento decisamente superiore a quello ottenibile da qualsiasi altro strumento finanziario.

Bene, adesso che ci siamo rinfrescati le idee su cosa s’intenda quando si parla di questo tipo d’impresa e sul ruolo estremamente strategico che hanno gli investimenti sul suo futuro, possiamo andare ad approfondire i concetti di capitale di rischio e capitale di debito.

 

Start-up innovativa: capitale di rischio vs capitale di debito

Abbiamo detto che non si può parlare di start-up innovativa senza menzionare il capitale di rischio e quello di debito, ma abbiamo anche detto che è altrettanto fondamentale non confondere i due concetti. 

Per capitale di rischio si intende, infatti, quella quantità di denaro che viene conferita alla start-up direttamente dai suoi soci o azionisti e va a costituire la sua cosiddetta forza patrimoniale. Questo tipo di capitale funziona nel medio-lungo termine e non prevede scadenze di rimborso per cui, nel caso in cui si possedesse una o più quote di questo capitale e si volesse smettere di investire nell’attività della start-up, l’unica azione possibile sarebbe quella di cedere le quote a terzi o sul mercato libero.

Il capitale di debito, invece, comprende i debiti di regolamento e i debiti di finanziamento e, per questo, prevede delle scadenze a cui tali somme devono essere rimborsate (cosa che non avviene per il capitale di rischio). Non solo, la partecipazione all’attività di una start-up innovativa attraverso il capitale di debito permette di limitarsi al mero supporto venale, senza dover fornire supporto strategico, finanziario, di network, di vendite.

 

 

Bene, quella appena esposta rappresenta una mera panoramica introduttiva alle differenze tra capitale di rischio e capitale di debito, due concetti essenziali quando si parla di finanziamenti in start-up innovative. Per saperne di più non esitate a contattarci! Il nostro staff sarà più che lieto di rispondere ad ogni vostro dubbio o domanda. 

 

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