Strumenti del controllo di gestione: Il Visual Data Storytelling

12 · 6 · 19

Il Visual Data Storytelling (VDS) come strumento del controllo di gestione

 

Come sarà facile intuire, per assicurarsi una performance aziendale in linea con le aspettative e costante nel tempo, è necessario dotarsi dei migliori strumenti del controllo di gestione ed utilizzarli correttamente di modo da avere sempre una panoramica ed un’interpretazione veritiera ed oggettiva della situazione e sapere quindi che decisioni prendere.

 

La gestione della performance

Per performance aziendale solitamente si intende un insieme di misure, il più possibili oggettive, atte a descrivere la capacità di un’impresa di raggiungere i propri obiettivi e di farlo con efficacia ed efficienza. Molto spesso però, quando si parla di performance aziendale, si intendono gli strumenti utilizzati per la sua misurazione, i quali, perché possano essere sia efficaci che efficienti, devono avere un’importante caratteristica comune: devono essere snelli ed intuitivi da usare. Per gestione della performance aziendale si intende quindi una gestione ed un controllo snelli di tutti gli strumenti e di tutti quei dati, ovvero informazioni ed indicatori strategici, necessari alla misurazione della performance e quindi al supporto delle decisioni strategiche per il conseguimento degli obiettivi aziendali.

 

Il Visual Data Storytelling come strumento della gestione della performance

Il Visual Data Storytelling (VDS) è forse lo strumento più importante e fondamentale per un corretto e sensato controllo della gestione aziendale. Questo innanzitutto perchè si serve delle cosiddette Tecniche di Data Visualization (DV), ovvero di una comunicazione dei dati attraverso oggetti visivi come linee, punti, barre e grafici. Grazie alla valorizzazione delle informazioni e dei dati raccolti attraverso le tecniche di DV si possono facilitare i processi di sviluppo ed elaborazione dei Big Datas. Questi ultimi rappresentano un vero e proprio “sistema gestionale complesso”, talmente grande da richiedere necessariamente nuovi strumenti evoluti, capaci di esplorare, gestire e controllare, in tempo reale, ogni informazione aziendale. Grazie quindi all’ausilio della visualizzazione grafica dello studio dei dati, il VDS riesce più facilmente a raggruppare i dati gestionali così da ridurne il volume a una dimensione che sia gestibile e che permetta di mettere a fuoco i dati effettivamente più importanti. Questo aspetto, specialmente nel mondo odierno dei Big Datas, è fondamentale; il maggior accesso ad un maggior numero di informazioni, infatti, se da una parte consente di approfondire l’analisi, dall’altra può produrre dati fuorvianti rispetto alle decisioni strategiche aziendali da prendere.

Il secondo (e più distintivo) aspetto di questo strumento per il controllo della gestione aziendale (che ne definisce non a caso anche il nome) è che, alla rappresentazione visiva dei dati ed informazioni raccolti, aggiunge anche una narrazione, ovvero racconta una storia. Questo specifico aspetto risulta fondamentale, specialmente oggigiorno, in quanto sempre più spesso, la sola rappresentazione grafica dei dati non riesce a comunicare efficacemente ciò che i dati esprimono; questo perchè, a causa dei big datas, il filtraggio di tutti i dati gestionali raccolti è molto più laborioso e difficile e può generare una certa confusione che poi spesso si traduce in presentazioni difficilmente comprensibili e fuorvianti che possono quindi minare il controllo della gestione e il raggiungimento degli obiettivi strategici.

Grazie all’interazione tra narrazione (storytelling, appunto) e la rappresentazione grafica delle informazioni e dati raccolti, il VDS riesce a scoprire indicatori che evidenziano maggiormente e più efficacemente lo scostamento tra obiettivi pianificati e risultati conseguiti qualificandosi quindi come un ottimo strumento di controllo della perfomance per il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Dopotutto, se ci si riflette, la narrazione è alla base dell’apprendimento umano dalla notte dei tempi (si pensi anche solo alle antiche tradizioni orali) per cui è quasi naturale capire come l’aggiunta di un carico cognitivo ai numeri, dato dalla narrazione, ne faciliti poi l’effettiva e oggettiva comprensione.

L’aggiunta dello storytelling alla data visualization, ovvero la narrazione dei dati attraverso le immagini grafiche consente di far entrare in campo l’emozione, che da sempre gioca un ruolo fondamentale nell’aiutare il cervello umano a navigare le alternative e a giungere così a decisioni tempestive che spesso si rivelano poi fondamentali in un’ottica di raggiungimento degli obiettivi strategici aziendali.

 

 

In conclusione il Visual Data Storytelling, con il suo approccio strutturato per la comunicazione delle informazioni su dati raccolti, si conferma quindi il miglior attuale strumento del controllo di gestione. Questo perché, come accennato, a causa dei big data, per analizzare comprendere ed interpretare efficacemente i dati raccolti di modo da prendere decisioni strategiche efficienti, non è più necessaria soltanto una fotografia grafica dei dati ma è essenziale aggiungere anche un’interpretazione cognitiva ed emotiva ottenuta grazie alla narrazione di una storia correlata ai dati raccolti e visualizzati con le tecniche di data visualization.

 

Oltre al controllo dello scostamento tra obiettivi prefissati e raggiunti, è necessario capire anche le potenzialità aziendali al raggiungimento degli stessi (ovvero se l’azienda è effettivamente in grado di raggiungere dati obiettivi o se è il caso di riformularli) ed in questo il VDS è lo strumento più fidato in quanto, se da un lato le tecniche di Data Visualization ci danno un’idea del “cosa”, dall’altro lo Storytelling ci spiega il “perché”.

 

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