Venture capitalist: chi sono e in che modo aiutano una startup innovativa

Chi sono i venture capitalist e come aiutano le startup innovative

 

Le startup innovative sono la punta di diamante dell’economia contemporanea, dal momento che il loro modello di business è espressamente focalizzato sullo sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti e/o servizi ad alto valore tecnologico. Si tratta, di fatto, di aziende esclusivamente basate sull’innovazione e, per questo, estremamente attraenti per tutta una serie di investitori, come Business Angels e Venture Capitalist.

Delle differenze tra Business Angels e Venture Capitalist ne abbiamo già parlato (trovate tutto qui) per cui in questa sede approfondiamo lo studio dei secondi spiegando chi sono, cosa cercano in una startup innovativa e, soprattutto, in che modo possono esserle utili.

 

Venture capitalist: chi sono

I venture capitalist sono conosciuti nel mondo della finanza come investitori ad alto rischio. Questi personaggi infatti sono noti per finanziare sia startup innovative la cui probabilità di fallimento è molto alta e piccole imprese altamente rischiose, ad esempio quelle che non sono ancora quotate sui mercati azionari ma che anelano a farlo. 

Solitamente lavorano attraverso un fondo di investimento chiamato Venture Capital, che può essere sia pubblico che privato oppure anche misto e tramite questo finanziano, sotto forma di partecipazione al capitale azionario e per un medio-lungo periodo, le attività di quelle aziende che ritengono in qualche modo possibilmente profittevoli. 

L’obiettivo, per un venture capitalist, è sempre e comunque la massimizzazione del guadagno che, di fatto, si basa sulla probabilità di successo dell’azienda finanziata. Se questa, infatti, raggiunge i propri obiettivi nei tempi prefissati, solitamente il venture capitalist ottiene un guadagno decisamente alto, così alto da coprire persino altri investimenti risultati invece fallimentari. 

 

Venture capitalist: che cosa cercano in una startup innovativa

Per riuscire ad essere finanziate da un venture capitalist, una start-up innovativa deve possedere una serie di specifiche caratteristiche. In primo luogo deve avere un elevato potenziale di sviluppo ma mancare sia di competenze professionali che di risorse economico-finanziarie, entrambe necessarie per implementare il processo di creazione di valore.

Compreso questo concetto fondamentale, possono ad ogni modo essere individuati 4 punti chiave che il venture capitalist richiede per decidere di investire in una startup innovativa:

  • un progetto di sviluppo valido e remunerativo (ad esempio un prodotto o servizio che difficilmente potrà essere imitato nel tempo) che giustifichi, sia da un punto di vista reddituale che dimensionale, le prospettive di crescita; 
  • ambizione, preparazione e determinazione negli startuppers e/o imprenditori dell’azienda, i quali devono essere in grado di mostrare le proprie competenze strategiche e manageriali così da infondere fiducia nel venture capitalist; 
  • un team che sia preparato, ovvero che abbia una conoscenza e un’esperienza pregressa e consolidata nel settore di azione; 
  • previsioni e modalità di disinvestimento chiare, così che il venture capitalist possa capire in modo facile e veloce come e quando poter uscire dal progetto e che gli permetta di calcolare e prevedere i guadagni ottenibili (che, come anticipato, devono essere considerevoli, pena il non investimento da parte del venture capitalist).

 

Venture capitalist: in che modo aiutano una startup innovativa

Adesso che abbiamo capito chi è un venture capitalist e cosa cerca in una startup innovativa, è arrivato il momento di spiegare anche il ruolo che questo può assumere, ovvero in che modo può aiutare l’attività della suddetta startup.

Per prima cosa, infatti, è bene specificare che il venture capitalist non apporta solo un aiuto di carattere finanziario, ma anche strategico. E questo perché si fornisce il capitale di rischio che la startup necessita per crescere, ma può anche fornire le sue specifiche conoscenze, solitamente in campo non solo finanziario ma anche tecnico e manageriale, cosa che, di fatto, lo rende un collaboratore estremamente attivo. 

Il venture capitalist, poi, condivide con la startup anche la propria lista di contatti che sono, di fatto, estremamente utili alla stessa per costruire il proprio network di conoscenze e l’aiuta anche a migliorare la propria immagine generale sia nei confronti del mercato che, soprattutto, delle banche, dal momento che, con la sua presenza, aumenta la reputazione e credibilità della startup stessa. 

Infine, grazie alla presenza di un venture capitalist, una startup innovativa può migliorare anche la propria pianificazione fiscale e i propri sistemi di controllo di gestione, aspetti entrambi fondamentali per massimizzare la creazione di valore. 

 

 

Bene, questi i punti salienti della figura del venture capitalist e di come può essere utile all’attività di una startup innovativa. Se ci fossero ulteriori dubbi o quesiti al riguardo,  non esitate a contattarci! Il nostro staff sarà più che lieto di rispondere ad ogni domanda. 

 

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